EDI - Elettrodeionizzatore per la produzione di acqua ultrapura - COME FUNZIONA
ELETTRODEIONIZZATORI IN CONTINUO CON RESINE SCAMBIATRICI A LETTO MISTO RIGENERATE DALLA CORRENTE ELETTRICA SENZA ACIDO E SODA
PRINCIPIO
La elettrodeionizzazione (EDI=Electro De-Ionization) è il nuovo processo per produrre in continuo acqua ultrapura deionizzata con conducibilità da 2 a 0,1 µS/cm (da 0,5 a 10 MΩ*cm). Per valori di purezza superiori (fino a 18 MΩ*cm ed oltre) si aggiunge una seconda unità oppure, dopo l’impianto EDI, un impianto di polishing finale a resine scambiatrici di tipo tradizionale che, ricevendo un’acqua già molto pura, avrà un’efficienza molto alta e richiederà pochissime rigenerazioni.
L’acqua di alimento ai ns. impianti EDI deve essere acqua osmotizzata con una condicibilità massima di 42 µS/cm.
Il sistema usa delle resine scambiatrici a letto misto messe in apposite celle con scomparti di 8 mm di spessore separati da membrane semipermeabili cationiche e anioniche. Ai lati degli scomparti vi sono un anodo e un catodo metallico collegati ad un alimentatore a corrente continua.
Il semplice passaggio della corrente elettrica rigenera in continuo le resine scambiatrici senza uso di acido e soda e quindi le resine non sono mai esauste. I sali rimossi durante il processo vanno in una piccola quantità di acqua – circa il 5%-10% dell’alimento – che fuoriesce dalla cella e che va allo scarico oppure rimesso in testa all’impianto a osmosi inversa dato il suo basso contenuto salino.
La elettrodeionizzazione (EDI=Electro De-Ionization) è il nuovo processo per produrre in continuo acqua ultrapura deionizzata con conducibilità da 2 a 0,1 µS/cm (da 0,5 a 10 MΩ*cm). Per valori di purezza superiori (fino a 18 MΩ*cm ed oltre) si aggiunge una seconda unità oppure, dopo l’impianto EDI, un impianto di polishing finale a resine scambiatrici di tipo tradizionale che, ricevendo un’acqua già molto pura, avrà un’efficienza molto alta e richiederà pochissime rigenerazioni.
L’acqua di alimento ai ns. impianti EDI deve essere acqua osmotizzata con una condicibilità massima di 42 µS/cm.
Il sistema usa delle resine scambiatrici a letto misto messe in apposite celle con scomparti di 8 mm di spessore separati da membrane semipermeabili cationiche e anioniche. Ai lati degli scomparti vi sono un anodo e un catodo metallico collegati ad un alimentatore a corrente continua.
Il semplice passaggio della corrente elettrica rigenera in continuo le resine scambiatrici senza uso di acido e soda e quindi le resine non sono mai esauste. I sali rimossi durante il processo vanno in una piccola quantità di acqua – circa il 5%-10% dell’alimento – che fuoriesce dalla cella e che va allo scarico oppure rimesso in testa all’impianto a osmosi inversa dato il suo basso contenuto salino.
VANTAGGI
1. La qualità dell’acqua è continua mentre negli impianti tradizionali all’inizio è buona ed a fine ciclo è quasi al limite. 2. Il consumo di corrente elettrica è minimo e il costo di esercizio totale è circa il 40% in meno rispetto agli impianti a resine scambiatrici che usano acido e soda. 3. L’operatore non è più esposto ai possibili danni fisici e alla pericolosità dovuta all’uso di acido e soda e l’azienda non ha più i problemi per l’acquisto, il trasporto e lo stoccaggio di questi prodotti pericolosi. PRINCIPALI APPLICAZIONI Produzioni di acqua ultrapura DI TIPO II secondo ASTM per: Alimentazioni di caldaie a vapore operanti ad oltre 15 bar di pressione Iniezione di acqua nelle turbine a gas Lavaggi e risciacqui nella produzione di semiconduttori Processi industriali che richiedono acqua sotto i 2 µS/cm e fino a 18 MΩ*cm Produzione di acqua ultrapura per il settore farmaceutico e ospedaliero Centri di ricerca scientifica |
Documentazione![]()
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